Rientro a scuola in sicurezza e nel rispetto della privacy

Rientro a scuola in sicurezza e nel rispetto della privacy

Con la ripresa delle attività scolastiche dopo la lunga pausa dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19, l’attenzione di tutti adesso è concentrata unicamente sulla salute di alunni e docenti. Per questa ragione il ministero dell’Istruzione, di comune accordo con quello della Salute, ha reso note le regole base per garantire un rientro in pieno sicurezza. Regole obbligatorie per ridurre al minimo il rischio contagio, che, però – è sempre bene ricordarlo – dovranno andare di pari passo con il rispetto del Gdpr, il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali.

Sicurezza a scuola, le regole più importanti

Gli alunni, prima di raggiungere la scuola, dovranno misurare a casa la temperatura corporea. Un alunno con sintomi compatibili con Covid-19, dovrà restare a casa, mentre i suoi genitori dovranno informare il pediatra o il medico di medicina generale e comunicare l’assenza scolastica per motivi di salute. Pediatra o medico dovrà a quel punto richiedere un test diagnostico comunicando l’operazione al Dipartimento di Prevenzione.

Alunno con sintomi all’interno della scuola: cosa fare?

Se un alunno dovesse manifestare sintomi compatibili con Covid-19 all’interno della struttura scolastica, spetterà al referente scolastico per Covid-19 avvisare i genitori, ospitare l’alunno in un’area apposita in compagnia di un adulto munito di mascherina. Anche l’alunno dovrà indossare la mascherina se ha un’età superiore ai sei anni e se la tollera.

Una volta fatto rientrare l’alunno nella sua abitazione, la scuola dovrà pulire e disinfettare le superfici della stanza o dell’area di isolamento. Ai genitori dell’alunno spetterà invece il compito di contattare pediatra o medico di medicina generale per attivare tutte le operazioni già specificate precedentemente.

Il referente scolastico per Covid-19 dovrà fornire al Dipartimento di Prevenzione l’elenco completo dei compagni di classe dell’alunno con sintomi, nonché degli insegnanti che vi sono stati a contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi. I contatti stretti individuati dal Dipartimento di Prevenzione con le consuete attività di contact tracing saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato. Il Dipartimento di Prevenzione deciderà poi la strategia più adatta circa eventuali screening al personale scolastico e agli alunni.

Scuola e privacy, ecco come comportarsi

Per quanto riguarda l’utilizzo dei dati personali, le scuole possono trattare i dati, anche relativi a categorie particolari di insegnanti, alunni (anche minorenni), e genitori nell’ambito delle proprie finalità istituzionali senza chiedere agli interessati di prestare il consenso al trattamento dei propri dati, neanche in relazione alla didattica a distanza, modalità giù utilizzata dal marzo scorso dopo la sospensione delle attività scolastiche in presenza. Gli istituti scolastici dovranno comunque assicurare la trasparenza del trattamento informando, con un linguaggio facilmente comprensibile anche dai minori, gli interessati (alunni, studenti, genitori e docenti) in merito, in particolare, ai tipi di dati e alle modalità di trattamento degli stessi, ai tempi di conservazione e alle altre operazioni di trattamento.

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