Ogni titolare del trattamento deve comprendere sempre quali siano i dati trattati, tra personali e aziendali. Ad esempio, un’impresa che vende prodotti e servizi a un’altra impresa (quindi con un mercato B2B – Business To Business) nel trattamento dei dati aziendali in ottica Gdpr, dovrà muoversi in maniera differente (e più agile) rispetto a una azienda che invece si muove nel mercato B2C (Business To Consumer) che ha a che fare direttamente con clienti privati.
Per un’impresa che opera nel mercato B2B ma, per obblighi di legge, è costretta a trattare dati personali, la responsabilità è ancora più grande. Va detto che il nuovo Gdpr ha portato le aziende a considerare i dati aziendali, adoperando regole ferree sulla protezione e sul trattamento dei dati personali, in modo da agire concretamente anche sulla protezione dei dati aziendali.
Va sempre ricordato che i dati personali permettono l’identificazione diretta o indiretta (dati anagrafici, immagini, codice fiscale, indirizzo Ip, numero di targa, internet, telefono ecc.), senza dimenticare speciali categorie come i dati sensibili (originale razziale o etnica, convinzioni religiose, filosofiche) e quelli giudiziari.